IL MERCATO DELL’EDITORIA IN CIFRE NEL 2021

Giunta la fine dell’anno è tempo di guardarci indietro e scoprire l’andamento del mercato editoriale nel corso del 2021. Prima di partire con l’analisi delle cifre, è doveroso fare una premessa, considerando i cambiamenti storici e sociali degli ultimi tempi. Il biennio 2020-2021 non è stato facile a causa della pandemia: data l’eccezionalità della situazione, tutti i settori hanno attraversato un periodo di grave crisi e si stanno rialzando grazie a una crescita importante.
Ciò vale anche per l’editoria, che è già riuscita a ripartire nonostante l’emergenza non sia ancora finita; il merito  va in parte agli interventi pubblici da parte del Governo per dare alle imprese maggiore sicurezza economica. Vediamo dunque alcuni dettagli più specifici sul mercato editoriale 2021, reperibili per la maggior parte sul sito dell’AIE, che ogni anno analizza con precisione l’andamento delle vendite librarie.

I dati sulla lettura

Per capire verso che direzione si pone l’editoria, bisogna prima analizzare gli indici di lettura in Italia, ovvero quanta richiesta il mercato deve soddisfare. In generale il tasso di lettori nel nostro paese è complessivamente basso, al di sotto della media europea. Sembra un tema da niente, ma rappresenta un indicatore importante per capire dove indirizzare le politiche di promozione. Se ci si è sempre concentrati sul rafforzamento della presenza dei libri nella quotidianità di bambini e ragazzi, tema chiave ancora oggi, risulta fondamentale osservare il calo progressivo subito dagli indici di lettura verso le fasce adulte. Dunque bisogna promuovere la lettura anche tra i più grandi.
L’AIE ha avviato una ricerca sui livelli di lettura in Italia, scoprendo che i lettori di almeno un libro all’anno (a stampa o digitale) rappresentano mediamente il 56% della popolazione. Se cerchiamo di approfondire questo dato, notiamo ciò che è stato detto in precedenza: la percentuale scende progressivamente in base all’età. Tra i 18 e i 24 anni i lettori sono più dell’80%, tra i 25 e i 55 si abbassano al 70%, tra i 55 e i 65 calano drasticamente al 30% e tra gli over 65 legge almeno un libro all’anno solo il 19% della popolazione. Anche la media di libri letti è bassa: solo il 15% dei lettori legge più di 12 libri l’anno, la maggior parte (il 42%) ne legge solo uno.

Mercato editoriale 2021: le cifre specifiche

I dati vedono il progressivo calo di lettori all’aumentare dell’età
I dati vedono il progressivo calo di lettori all’aumentare dell’età
Come già visto, l’editoria italiana ha registrato una forte crescita rispetto al 2020, soprattutto nel primo periodo dell’anno. Ciò è dovuto a vari fattori: un periodo più lungo di apertura delle librerie (per molto tempo chiuse durante i primi lockdown), il positivo andamento vaccinale e la ripresa dei consumi. Le stime AIE si fermano per ora a fine novembre, ma danno già un’idea della tendenza complessiva. Se guardiamo alle copie vendute sono in totale 92 milioni, con un aumento del 25% rispetto al 2020 e del 17% rispetto al 2019. Concentrandoci invece sulle vendite, notiamo un valore complessivo di 1,356 miliardi di euro, con una crescita del 22% sul 2020 e del 15% sul 2019. Ma analizziamo più nel dettaglio i dati in base ad alcuni parametri specifici.

I generi

Si segnala un tasso di crescita più pronunciato della saggistica rispetto alla narrativa, merito soprattutto di libri di self help e di cucina, di opere sul femminismo e sulla politica, ma anche di autobiografie (pensiamo a quelle di Meloni e di Sallusti, in cima alle classifiche). Particolarmente fortunati quest’anno sono anche i fumetti. In ogni caso si nota una tendenziale omogeneità di crescita tra i generi, tanto che tra i dieci titoli più venduti dell’anno figurano gialli (La disciplina di Penelope, Carofiglio), biografie (Il sistema, Sallusti e Palamara), libri per ragazzi (Storie di quartiere, Lyon Gamer), romanzi italiani e stranieri (i bestseller di Stefania Auci e Valérie Perrin).

Il prezzo di copertina

Il prezzo medio di copertina del venduto è pari a 14,67 euro, in calo rispetto agli anni precedenti: -1,9% sul 2020 e -1,7% sul 2019. Questo obiettivo è stato raggiunto nonostante l’aumento del prezzo della carta. La crisi delle materie prime non risparmia neanche la cellulosa, che nel 2021 ha iniziato a scarseggiare provocando un’impennata dei costi. Per fortuna, il problema sembra non aver influito sul prezzo medio dei libri, probabilmente anche perché il mercato dell’ebook è in crescita. I numerosi lockdown hanno accelerato il passaggio verso il digitale che, anche se non sembra sostituire il cartaceo, ha forse permesso il calo dei prezzi di copertina.

La distribuzione

mercato editoriale 2021

Per quanto riguarda i canali di distribuzione le librerie on-line sono in netta crescita risp
etto al 2019, responsabili di gran parte dell’incremento del mercato. La vendita sul web pesa infatti per il 46,2%, nonostante le librerie fisiche rimangano il primo canale di vendita: sono a quota 499,9 milioni (362,5 milioni nel 2020), contro i 479,1 milioni delle librerie online (383,4 milioni nel 2020).

Mercato editoriale 2021: la piccola e media editoria

A rappresentare la più grande sorpresa del 2021 è la piccola e media editoria, che si merita un paragrafo a sé. A questa categoria appartiene la maggior parte delle case editrici italiane, che però fino ad ora non hanno influito in maniera significativa sul mercato a causa dei bassi livelli di capitalizzazione. Queste realtà rappresentano un’offerta diversa e diversificata, avendo maggiori possibilità di esplorare e sperimentare generi e culture nuove. Tale caratteristica sembra essere stata particolarmente apprezzata nel 2021, quando la piccola e media editoria è cresciuta del 25% (612,4 milioni di euro) con una quota di venduto del 45%. Anche questi sono dati dell’AIE, la cui ricerca si è concentrata sulle case editrici con vendite fino a 25 milioni di euro annui a prezzo di copertina (in Italia quasi settemila).
Se tutta la categoria ha visto una crescita non indifferente, è necessario fare le debite distinzioni. In particolare si delineano tre categorie. Le case editrici con vendite tra i 10 e i 25 milioni di euro sono passate da 3 a 12. Quelle tra uno e dieci milioni sono un centinaio, stabili rispetto al 2020. Infine gli editori con vendite da meno di un milione di euro annuo sono le più numerose, aumentate da 5.698 a 6.901. Insieme coprono una grossa fetta di mercato, generando complessivamente 185 milioni di euro di vendita, in crescita del 18% sul 2020. Tutti questi dati sono chiari segnali di un cambiamento in atto nell’ecosistema editoriale.

Un dettaglio da non trascurare: il rapporto con gli altri media

Chiudiamo questa breve indagine considerando un aspetto non indifferente nel mercato editoriale: il rapporto con gli altri mezzi di comunicazione. Oggi per considerare se e quanto un libro venderà è impossibile non valutare l’influenza che il cinema, la televisione e i social avranno sul suo successo. Nel 2021 i segnali sono stati chiari: due serie tv di Netflix, Bridgerton o Lupin, hanno portato a un’impennata di vendite i libri da cui sono tratte.
E che dire di TikTok: grazie a questa nuova piattaforma sono tornati in auge vecchi titoli dimenticati, come i romanzi di Madeline Miller fino al 2020 sconosciuti. Si tratta di opportunità che l’editoria deve saper cogliere: per il futuro sarà importante analizzare e a volte addirittura anticipare le nuove tendenze. Chissà, magari proprio grazie a questi accorgimenti l’anno prossimo potremo riportare dati ancora più positivi.

Katia Tenti. Copyright © 2022 All rights reserved.

La cartella editoriale

Category: Editoria

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